Le piante in camera da letto fanno male?

Oggi tantissime case ospitano al proprio interno un pollice verde molto sviluppato.
Fiori e piante occupano infatti oggigiorno un posto rilevante in tantissimi appartamenti.
E ciò accade perché le piante non sono soltanto un elemento d’arredo davvero gradevole e sempre più scelto, ma perché sono oggetti funzionali al corpo e allo spirito.
Per questo motivo le si colloca un po’ ovunque, perché sono così belle e gradevoli da non risultare fuori luogo in ogni dove.

Però si vocifera ci sia un limite ai posti in cui queste ultime possono essere posizionate, e soprattutto alle stanze nelle quali non vanno poste.
E la camera da letto rientra proprio tra quelle notoriamente da scartare.

Si è diffusa negli anni la convinzione che le piante, poste in camera da letto, siano nocive. La leggenda vuole che risucchino l’ossigeno presente in camera, sottraendolo agli abitanti.
Ciò si vocifera perché le piante di notte non fanno la fotosintesi e per questo motivo non accrescono il quantitativo di ossigeno presente, ma respirano l’aria che si trova nella stanza.
Per cui in camera piccine, anguste e senza ricambio d’aria le si può spostarle di notte. Ma, per le camere grosse ciò può essere evitato davvero senza problemi.

La verità è che non ci sono problemi a tenere piante in camera. Non si muore soffocati, non ci si risveglia affannati, non succede nulla.
Semplicemente non ci si ritrova all’interno di una ossigenazione enorme, che comunque non si presenterebbe neppure in altre stanze, nelle quali sono poste piante di ogni tipo.