Come incide l’utilizzo dello smartphone sul sonno?

Il rapporto fra sonno e uso massiccio del telefonino è stato indagato a partire dal 2008, quando il fenomeno smartphone non era ancora sbocciato, ma già la semplice messaggistica dell’epoca, costituiva un problema per coloro che si apprestavano a coricarsi.
Lo studio metteva in luce una riduzione della quantità di sonno profondo, attribuita in particolar modo alle radiazioni con frequenza di 884 MHz.
In generale gli esperti si soffermano su 2 aspetti che legano il cattivo riposo al cellulare:
- da una parte ci sono le sollecitazioni luminose, che si verificano anche in presenza della suoneria disattivata, e che sono in grado di ostacolare la produzione della melatonina perché le lunghezze d’onda generate dai piccoli monitor sono proprio quelle a cui la retina è maggiormente sensibile
- dall’altra i livelli di attivazione, che specie quando si innesca una conversazione e ci si aspetta un’azione da parte dell’interlocutore, rimangono alti e impediscono il giusto relax necessario a un addormentamento naturale.
Rimane quindi sempre valido il consiglio di eliminare tutti gli elettrodomestici dalla camera, smartphone compreso, e allestire al meglio l’ambiente dedicato ai sogni. In particolare, queste regole vanno fatte rispettare ai ragazzi, che in diversi studi appaiono come i soggetti meno propensi a staccarsi dai suddetti dispositivi
Ebbene, gli effetti dei telefonini sul sonno non riguardano solo il tempo sottratto al dormire: secondo una ricerca pubblicata dell’Università della California esisterebbe una stretta relazione tra l’ uso costante dello smartphone e la scarsa qualità del sonno.
Questa tendenza sembra aver avuto un’impennata soprattutto a causa dei periodi forzati di reclusione in casa, pensiamo all’esperienza del lockdown che ha sicuramente ha avuto forti ripercussioni soprattutto sulle fasce d’età più giovani.