Allergia e sonno: come fare per dormire sogni tranquilli
Il periodo delle allergie è davvero complicato per chi ne è affetto. La vita viene condizionata in molti momenti. E spesso, tra questi, figura quello della notte e quindi quello del sonno.
Irritazione agli occhi, naso chiuso, starnuti ripetuti. I fastidi sembrano leggeri, ma, reiterati, diventano davvero un peso, soprattutto quando si vorrebbe riposare.
Per questo motivo chi ne soffre cerca sempre il modo per alleviare la sintomatologia dell’allergia.
Tra questi, quelli che sembrano più efficaci risultano essere:
Tenere il naso libero
Il naso è ovviamente la parte più esposta alle problematiche dell’allergia. Per questo motivo risulta furbo pulirlo e lavarlo molto spesso, in modo da consentire alle vie aeree di svolgere il proprio lavoro al meglio, liberandole da tutti gli agenti limitanti.
Lavarsi prima di dormire
Dedicarsi a una calda doccia, o a un bel bagno rilassante, non fa soltanto bene all’umore, ma anche alla salute. Togliere dal corpo tutto ciò che di esterno c’è, tra cui anche ogni piccola cosa che può incidere su di un sonno tranquillo, lo migliora notevolmente.
Rilassarsi
Concedersi una bevanda calda, una tisana, una cioccolata calda o una camomilla, con un buon libro, consente di rilassarsi, calmarsi e non concentrarsi sulle preoccupazioni che verranno.
Chiudere le finestre
Chiudere le finestre, impedendo ad agenti esterni di complicare la respirazione notturna, è un ottimo modo per facilitare l’andamento di una buona notte.
Fare attenzione al cuscino
È bene fare attenzione ad avere sempre il cuscino pulito. Importante risulta cambiare spesso la federa che lo copre, lavandola ad alte temperature, per eliminare i pollini e gli allergeni accumulati nel corso della giornata.
Tenere lontani gli animali domestici
Gli animali domestici aiutano sicuramente a tranquillizzarsi, a migliorare l’umore e a distrarsi. D’altro canto, però, il loro pelo è portatore di agenti esterni, che inciderebbero negativamente su di un sonno tranquillo. Per questo motivo sarebbe utile, quando possibile, non farli dormire così vicini al proprio corpo e ambiente.
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